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L'elettrificazione del Friuli passa anche per Colloredo.

Un po' di storia…
In Friuli Venezia Giulia, i primi impianti idroelettrici risalgono alla fine dell'Ottocento: è datato 1897 l'impianto progettato dagli ingegneri Salice e Zenari che prevedeva l'utilizzo delle acque del torrente Cellina, mediante le centrali di Malnisio e Giais, per una potenza complessiva di 14.000 HP (10,4 MW).

Nel 1905 entra in servizio la centrale di Malnisio - che alimentava la città di Venezia, con una linea di 87 km a 30.000 volt – mentre nel 1908 entra in esercizio la centrale di Giais, che alimentava la città di Udine con una linea di 45 km a 30.000 volt.

Un grosso impulso allo sviluppo degli impianti idroelettrici in Friuli si è avuto negli anni '50, con la Società Adriatica di Elettricità (SADE), che ha realizzato gli impianti del Tagliamento (Ampezzo 1948, Somplago, 1957) ed ha completato gli impianti del Cellina (Barcis, San Foca e Villa Rinaldi nel 1954).

La linea che alimenta Udine...
La linea di 45 Km (allora a 30.000 volt Giais - Udine Rotonda) risultava essere  parte di quella (adesso a 130 KV Staz. Udine Ovest - Staz. el. Udine FFSS) che passa a sud di Colloredo e si vede bene passando per via Bressa oppure oltre la Chiesetta della Madonna dei Roveri.
In passato, con i nostri nonni ed anche padri, Cellina era sinonimo di stabilimento  dell'elettricità.

Alla Rotonda, prima e dopo la guerra, vi hanno lavorato diversi di Colloredo: Ugo  "marine", Quinto e Aldo "morutes", Dolfo "di nani", Gallieno  Zampieri, Maggiorino Chiappino e naturalmente Fredo "di buere" oltre al compianto Gianni Della Mora (di Malvine)".

Paolo  Olivo

 





   
 
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