Alessio Antonutti è nato a Vercelli negli anni Trenta, giusto in tempo per rirovarsi bambino - dopo un paio di trasferimenti della famiglia - in un paesello nelle vicinanze di Udine (Colloredo di Prato), quando la seconda guerra mondiale sfiorò anche quel tranquillo angolo agreste.
Dopo tanti anni, l'Autore è rimasto vittima di un "attacco di memoria", propiziato da un ozio termale, e ripercorre alcuni anni della sua infanzia, cercando di ritrovare il candore e gli sbalordimenti di una piccola ma straordinaria esperienza.
Il racconto, illustrato da una decina di scanzonate vígneîte, che I'autore stesso ha voluto tratteggiare, ha il chiaro íntento di tramandare a ipotetici nípoti alcuni rícordi della sua spensierata infanzía, senza "il ríschio dí tediarlí con i soliti racconti del nonno, imprecísi a causa del naturale, progressivo rimbecillimento e infiocchenafi dí fantasiosi partícolari ad uso dell'innocente recettore".
Il testo integrale si trova nell'allegato (vai).