Alla fine del X secolo il Friuli era ferito ed esangue.
Le scorribande di razziatori, contrastate in qualche modo dai Romani che fecero di Aquileia la capitale della X Regio Venetia et Istria, avevano sconquassato campagne e villaggi, fino a minare la stessa stabilità politica, sociale ed economica della regione.
L’ultima invasione era stata quella degli Ungari che dal 899, anno della prima invasione, “visitarono” il Friuli, in poco più di cinquant’anni, almeno una dozzina di volte.
Tutta la storia che segue, è la storia dell’importante opera di ricostruzione economica e sociale del Friuli per opera dei patriarchi. E’ da lì che va ricondotta la nascita dello Stato Patriarcale, e quindi di quella che sarà poi chiamata Patria del Friuli.
I due Patriarchi che, tra gli altri, si spesero maggiormente in quest’opera di riedificazione morale e politica furono Rodoaldo (963-983) e Giovanni (984-1019), che, parlando in termini moderni, si fecero artefici di una vera e propria politica di welfare e “investimenti” a spese degli Ottoni (imperatori e duchi del Friuli) e, in qualche modo, del papato.
Non va tuttavia dimenticato come, all’opera di riorganizzazione del Friuli, contribuirono, accanto ad altri ordini religiosi, i benedettini, che stimolarono il sorgere di monasteri e abbazie, che, oltre ad essere un naturale centro di cristianizzazione, diventarono un vero e proprio “volano economico”, incrementando e rinnovando le tecnologie di coltivazione agraria e ponendosi quali ambasciatori di quell’Europa che stava proprio allora diventando “Cristianità”. Viene da sé che una tale azione politica dei Patriarchi tende sempre di più a ridisegnarne competenze e poteri. E, infatti, accanto alla sfera spirituale il Patriarca sta diventando un vero e proprio “gerente” politico e secolare del territorio a lui affidato.
Il 1077 è l’anno di Canossa. Enrico IV ventiseienne imperatore di Baviera, è costretto ad un’estenuante attesa fuori dalle mura di quel castello, mentre Matilde di Toscana si adopera presso il Papa Gregorio VII per ricucire lo strappo fra Chiesa e Impero.
Nel gioco entra in qualche modo anche il Friuli. Il Patriarca è fedele ad Enrico nello scontro tra lo stesso e il conte del Friuli. Ed Enrico lo premia. Lo premia per la sua fedeltà, ma soprattutto perché sa che la renovatio imperii sarà molto meglio gestita da coloro che seppero far risorgere il Friuli.
Pavia, martedì 4 aprile 1077; Enrico firma un diploma per investire il Patriarca Sigeardo di tutta la contea del Friuli. E’ nato lo stato patriarcale.