La chiesa dei Santi Cosma e Damiano fu probabilmente fondata all’epoca delle pestilenze che nel ‘400 infuriarono nella zona, nell’intento di placare l’ira divina alla quale si attribuirono tali flagelli rivolgendosi alla protezione dei due martiri orientali che avevano abbracciato la professione medica.
Le prime notizie risalgono al 1338, ma nel secolo successivo numerosi dovettero essere le ristrutturazioni, tanto che gli studiosi la considerano databile tra i secoli XV e XVI.
Nel 1829 il coro fu innalzato e ampliato e fu edificata la sacrestia.
E' in muratura in sassi sotto vecchio intonaco; la copertura è in coppi con doppia cornice liscia sotto la gronda.
Attualmente la chiesa presenta in facciata una snella bifora campanaria di tipo cinquecentesco e un occhio nel frontone; la porta d’ingresso architravata è sormontata da una lunetta archiacuta cieca.
Sul fianco destro si aprono tre finestre rettangolari (aula, presbiterio e sacrestia), ampliate in un secondo tempo.
All’interno, l’aula rettangolare presenta travatura a vista e termina con un presbiterio quadrato con soffitto piatto seriore e sacrestia aggiunta sul fianco destro.
Sull’altare seicentesco sono collocate statue lignee di Giovanni Martini (?), tra le quali una Madonna, il Padre Eterno e i Santi titolari, databili alla fine del ‘400.
Attualmente le statue, sottoposte a restauro, sono nella casa canonica in attesa di una collocazione definitiva e sicura.