Lo scritto di Picotti costituisce una pagina inedita di una resistenza diversa, più silenziosa anche se altrettanto audace e pericolosa, condotta in città addirittura da una marchesa monarchica che ha nel suo gruppo un partigiano poco più che bambino.
Una pagina però che fa da sfondo al tema conduttore che rimane la guerra con le sue tragedie viste da vicino: dai treni dei deportati in partenza dalla stazione di Udine, all'eccidio di Colloredo di Prato, al supplizio di Cecilia Deganutti, una delle protagoniste del libro.
Tralasciando tutto il resto del volume, soffermiamoci qui su un episodio drammatico che riguarda il nostro paese.
Vedi allegato.
Venerdì 8 ottobre 2010, presso il Polifunzionale di via Asilo, a Colloredo di Prato (in una sala gremita di gente) è avvenuto un incontro con l'autore che ha descritto l'episodio così come lo ha descritto nel suo volume.
A questa testimonianza ha fatto seguito quella di quattro persone che hanno vissuto da vicino lo stesso evento, raccolte ed elaborate da Gianni Antonutti:
- D’Antoni Celestina in Del Forno (Marie Masêt),
- D’Antoni Norma in Peressini (Norme dal muini),
- Pianina Ancilla in Del Forno (Cella),
- Don Giovanni Deganis (che legge le note scritte dall’allora parroco Don Sgoifo, nel suo diario parrocchiale).
Alberto PICOTTI (Mascotte), presenterà il suo volume dal titolo “GIUSTINA” Una marchesa nella Resistenza udinese 1943 – 1945, entro il quale l’autore illustra il triste evento del 29 settembre 1944, che colpì così tragicamente la nostra comunità.
L’autore, scrittore e poeta del gruppo di “Risultive”, ha curato saggi e monografie su temi di storia e cultura friulani, spesso in materia di emigrazione; fa parte della Società Filologica Friulana ed è sempre presente nel mondo dell’emigrazione con l’Ente Friuli nel Mondo.